lunedì 15 novembre 2010

Bossa Nova

ZETEMA
"Musei in Musica"
Epicentro Arte

presenta

BOSSA NOVA

con Moreno Romagnoli, Duilio Marzilli 
Raquel Silva Joly 


Sabato 20 novembre 2010 (ore 20 -22,30 -24) 
alla Sala Casella – Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana
Via Flaminia 118 - Roma


Nell’ambito della manifestazione “Musei in Musica”, organizzata da Zètema, Epicentro Arte è lieta di presentare il trio concertistico Bossa Nova che riproporrà presso la sede della Filarmonica Romana, una delle più antiche istituzioni musicali cittadine, alcuni tra i brani più significativi della storia della Bossa Nova, il ritmo latino americano che meglio di qualunque altro ha saputo dare voce alla saudade brasiliana.


Dal brasiliano "cosa nuova" o "nuovo pallino” la Bossa Nova, sviluppatasi dal connubio tra il samba (per l’aspetto ritmico) ed il jazz (per l’aspetto armonico), è senz’altro il più popolare fra i generi brasiliani. Portata al successo, alla fine degli anni cinquanta, dal cantante Joao Gilberto, dal compositore, pianista ed arrangiatore Antonio Carlos Jobim, dal poeta e paroliere Vinicius De Moraes e da Luis Bonfà (autore delle musiche del film “Orfeo n…egro”), la Bossa Nova è fra i pochi stili musicali che riesce a coniugare nostalgia e spensieratezza, gioia e malinconia.


Il trio musicale, composto da Moreno Romagnoli al sax tenore, Duilio Marzilli alla chitarra e Raquel Silva Joly al canto ed alle percussioni, rappresenta una significativa realtà di questo genere musicale, essendo fra i pochi gruppi italiani che sanno ripercorrere in versione originale, rispettandone gli stilemi classici, le suggestioni ritmiche della Bossa Nova.

I brani che verranno eseguiti offriranno una panoramica dei migliori successi di grandi compositori come A. C. Jobim, Joao Gilberto, Luiz Bonfà, Stan Getz, oltre che di alcuni brani inediti contemporanei che mantengono vivo il messaggio della tradizione musicale brasiliana.

La raffinatezza e la poesia delle melodie proposte dai tre artisti sapranno così affascinare gli spettatori, regalando loro, con ritmi dall’incedere a volte lento, a volte incalzante, delicati momenti di allegria ed, insieme, di soffusa nostalgia.








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